La famiglia Stanga Trecco
La famiglia Stanga che tanto ha legato il suo nome ad Azzanello vantava già nel 1080, nel senatore Emanuele, un importante membro del decurionato di Cremona.
A partire dai primi anni del XII secolo, dopo la morte di Mantricardo, la famiglia si divise in due rami con a capo i due figli Oliviero e Ubertino.
Da Oliviero discende il ramo dei conti di Castelnuovo Bocca d'Adda (riconosciuti con diploma del 6 ottobre 1496 dell'imperatore Massimiliano poi confermato nel 1816 dall'imperatore Francesco I). Da Ubertino discende invece il ramo dei marchesi d'Annicco, il cui titolo fu conferito da Ranuccio Farnese, duca di Parma, con diploma del 13 gennaio 1686, a Carlo Stanga; egli per eredità materna aveva assunto il cognome Trecco.
Nomi illustri della famiglia: Pietro, vescovo di Cremona nel 1120; Gambono, uno dei tre consoli che nel 1232 governavano Cremona; Gian Francesco, eletto decurione di Cremona nel 1474; Giulio Carlo, marito di Brigida dei conti Attendolo Bolognini, e poi ancora ambasciatori, governatori, consoli di giustizia, capitani e senatori.
Per Azzanello interessa citare il marchese Vincenzo Carlo (nato a Crotta d'Adda nel 1821) che si sposò ben tre volte: nel 1846 si unì a Maria dei Conti Attendolo Bolognini, morta nel 1865); in seconde nozze sposò a Parma Irma dei marchesi Manara, morta nel 1871. In terze nozze sposò nel 1873 Isabella dei conti Salazar di Romanengo.
Dal primo letto ebbe Antonio, nato a Cremona il 27 settembre 1854.
Lo stemma
Di rosso inquartato di un filetto d'oro; nel 1° e nel quarto al leone d'oro illeopardato; nel 2° e 3° allo staffile d'argento, il manico accollato ad un listello dello stesso con il motto "Fatalis Fortitudo" in lettere romane di nero, lo staffile posto in sbarra nel secondo ed accompagnata dal sole d'oro nel canton destro del capo e posto in banda nel terzo punto ed accompagnato dal sole nel canton sinistro del capo; sul tutto palato d'oro e di nero (Stanga) sostenuto da un filetto d'oro al falcone d'argento carico di tre fasce d'azzurro e coronato d'oro (Trecco).
Bibliografia
Ultimo aggiornamento:
25/02/2019