Il PLIS Parco dei Navigli
Storia
I Comuni che nell'anno 2007 appartenevano all'Unione dei Comuni del Soresinese promossero un processo di studio, analisi e di pianificazione del territorio complessivo finalizzato alla elaborazione dei Piani di Governo del Territorio integrati e la costituzione di un PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale).
I Comuni
Annicco, Azzanello, Casalbuttano ed Uniti, Casalmorano, Cumignano sul Naviglio, Genivolta, Paderno Ponchielli, Soresina, Trigolo.
Aspetti geologici e morfologici
i principali elementi di pregio presenti sono: la valle fluviale relitta, detta valle del Morbasco o dei Navigli e la presenza di dossi (non visibili dal punto di vista percettivo), orli e terrazzi fluviali. Questi ultimi sono di solito accompagnati da fasce arboreo-arbustive e costituiscono, in un paesaggio tendenzialmente piatto, importanti elementi paesaggistici.
La valle del Morbasco o valle dei Navigli è un avvallamento il cui fondo è situato una decina di metri più in basso rispetto al livello fondamentale della pianura. In tempi remoti era la sede naturale di un corso d'acqua tuttora esistente, il Morbasco. Oggi accoglie gli alvei del Naviglio Civico di Cremona e del Naviglio Grande Pallavicino e di numerosi corsi d'acqua (naturali artificiali). La valle del Morbasco risulta riconoscibile se confrontato con il livello principale della pianura.
Nell'ambito del PLIS sono presenti orli di secondo livello e alcuni dossi. Gli orli fluviali e dossi costituiscono elementi di valore da un punto di vista geomorfologico ed ambientale. I dossi presenti nell'ambito del PLIS, pur censiti e tutelati, non sono immediatamente visibili.
Il parco è caratterizzato da una fitta rete idrografica artificiale che rappresenta un aspetto caratterizzante del paesaggio. Di notevole pregio, lungo la complessa rete di canali, si segnala la presenza di nodi idraulici di notevolissima importanza, come le Tombe Morte, i Tredici Ponti, ma anche un patrimonio diffuso di opere minori di notevole interesse storico e di idraulico. Tra questi ultimi si segnalano i gorghi, le chiuse, i ponti (in alcuni casi corredati da edicole votive). Lungo i canali principali si localizzano anche due centrali idroelettriche, l'ex centrale idroelettrica della Rezza e l'ex centrale idroelettrica di Mirabello Ciria.
La fitta rete di canali e corsi d'acqua è spesso corredata da fasce arboreo-arbustive, in particolare lungo i tratti in cui i canali scorrono paralleli.
Oltre la fitta rete geografica artificiale vi sono anche habitat umidi connessi ai fontanili e alle fonti sparse diffuse sul territorio.
Aspetti floristici
Il parco ha caratteristiche di discreta conservazione della vegetazione tra campi e ripe e notevole abbondanza di acque verso la porzione più settentrionale, che progressivamente si riducono procedendo verso valle quando i dislivelli si attenuano e le valli dei Navigli e del Morbasco si fanno sempre meno evidenti. Non si rilevano, invece, grandi differenze colturali, con la monocultura maidicola dominante ovunque, e nella composizione delle siepi alberate dei filari dominanti. Cambia l'uso delle siepi, più soggette a ceduazione nella parte settentrionale e in una piccola parte di quella meridionale e lasciate crescere maggiormente nel restante territorio, probabilmente a causa la maggior frequenza di tagli al piede nelle aree dove l'agricoltura ha ancora un'impostazione familiare e l'uso della legna per riscaldamento è ancora localmente attivo.
L'area maggiormente imboscata è una stretta fascia di saliceto dominata da salice bianco oltre un lembo di piopppeto abbandonato e discretamente ricco di essenze autoctone nei dintorni del santuario di Ariadello.
La presenza di farnie ed olmi minori e discreta ovunque; l'infestante ailanto si trova in piccoli nuclei sparsi nei filari tutto il territorio, che ospita anche pochi aceri negundi, gelsi bianchi e da carta.
Bibliografia
AA.VV., Proposta di variante al PGT integrato, Approfondimenti al Parco di Interesse Sovracomunale delle Terre dei Navigli.
Ultimo aggiornamento:
26/02/2019