Il viale delle Rimembranze

Dopo una ricerca mirata, nel 2012 si è arrivati a capo di quel pezzo di storia dimenticata, quel pezzo di storia chi è questo viale, cioè il "Viale delle Rimembranze". Tanti compaesani erano a conoscenza del perché di questo viale alberato, qual era stata la sua funzione nella storia di Azzanello, ma nessuno sapeva per intero la sua storia.

Eccola: si va indietro nel tempo a solo due mesi dalla marcia su Roma, perciò l'inizio dell'epoca fascista. Il sottosegretario all'istruzione, tale Dario Lupi, con una circolare inviata il 27 dicembre 1922 ai regi Provveditore degli studi, imponeva di contattare le scuole e conseguentemente i comuni, per creare un parco o un viale addobbandolo con tante piante quanti eroi caduti e dispersi nella guerra 1915-1918, che avrebbe dovuto essere curato dagli scolari, per inculcare loro la memoria storica. Ecco che allora il nostro comune provvedeva alla buona riuscita dell'opera predisponendo l'acquisto delle piante preparando l'invito ai cittadini ad intervenire alla manifestazione ed inaugurando il viale il 22 luglio 1923.

Le piante acquistate furono 40 robinie e una magnolia. Il viale si presentava diverso da come lo si vede oggi poi che proseguirà per tutto il Casello fino alla "Ciesulina". Purtroppo non si è conoscenza del perché e quando le robinie sono state sostituite con dei tigli, probabilmente perché si è persa la memoria di questo sacro suolo. Di sicuro tutto è accaduto molto tempo fa.

L'Amministrazione con quest'opera ha inteso ricordare al paese la sua storia soprattutto ricordare poi compaesani eroi, ai quali dobbiamo tributare tutti gli onori possibili, ragazzi di circa vent'anni, che si sono immolati per la patria, l'Italia, lasciando un vuoto incolmabile nei loro cari. Azzanello ha pagato un tributo di non poco conto, i morti furono 27, i dispersi nove, per un totale di 36 ragazzi rubati alle famiglie, rubati alle loro mamme, lasciando anche vedove e orfani. Tragica storia quella di questi nostri eroi, morti in luoghi ora dimenticati: al fronte, nei campi di prigionia, negli ospedali da campo. Morti per una pallottola, per lo scoppio di una bomba, per il gas asfissiante, per malnutrizione in prigionia o per malattie non curabili in quel tempo.

Tutto questo serva "per non dimenticare" e fare in modo che le guerre non abbiano più a succedere.

Elenco dei caduti in guerra o morti per ferite o malattie a causa di essa

  1. Arcari Alfredo di Luigi - Morto in combattimento;
  2. Arcari Natale di Luigi - Morto a Palmanova per gas asfissianti;
  3. Azzali Giuseppe di Stefano - Morto per scoppio di una mina;
  4. Anni Alessandro di Pietro - Morto in seguito ferite;
  5. Bellomi Eduardo Mario di Giuseppe - Morto per malattia infettiva a Cormons;
  6. Bellomi Riccardo di Giuseppe - Morto in seguito ferite;
  7. Bianchi Lorenzo di Luigi - Morto per malattia;
  8. Calonghi Natale di Giovanni - Morto per malattia;
  9. Chiodi Lucio fu Carlo - Morto in prigionia;
  10. Corbani Pietro di Angelo - Morto in combattimento;
  11. Cortellini Palmiro di Angelo - Morto in combattimento;
  12. Frittoli Alberto di Pietro - Morto in combattimento;
  13. Frittoli Giovanbattista fu Antonio - Morto per scoppio di una granata;
  14. Iottini Angelo fu Giovanni - Morto il combattimento;
  15. Liberti Carlo di Andrea - Morto in Albania per malattia infettiva;
  16. Manini Carlo di Andrea - Morto per caduta accidentale;
  17. Manzella Attilio di Giacomo - Morto per malattia;
  18. Mondini Andrea di Angelo - Morto in prigionia per ferite;
  19. Migretti Antonio di Luigi - Morto in prigionia per esaurimento;
  20. Oneta Ernesto di Giovanni - Morto per malattia contagiosa;
  21. Pennacchio Rizieri di Luigi - Morto per ferite da combattimento;
  22. Roncaglio Andrea di battista - Morto il combattimento;
  23. Roverselli Camillo fu Camillo - Morto il combattimento;
  24. Samarani Delsino di Eugenio - Morto in combattimento;
  25. Tomaselli Giuseppe di Giuliano - Morto per malattia;
  26. Sacchelli Alfredo di Francesco - Morto per gas asfissianti;
  27. Zanenga Primo fu Angelo - Morto per scoppio della bomba.

Elenco dei militari dispersi che non hanno dato più notizie

  1. Bertoluzza Eugenio di Attilio - Morto per malattia;
  2. Caraffini Angelo di Francesco - Disperso dal 28 agosto 1917;
  3. Cattaneo Angelo di Alessandro - Prigioniero, non se ne hanno più avute notizie dall'armistizio;
  4. Milanesi Giuseppe di Giovanni - Disperso dal mese di novembre 1917;
  5. Mondini Alessandro di Giovanni - ferito il 18 settembre 1917, non se ne hanno più avute notizie;
  6. Poli Ferdinando di Giovanni - Disperso dal 28 ottobre 1917;
  7. Ticenghi Giuseppe di Cesare - Disperso dal 13 dicembre 1917;
  8. Zacchetti Carlo di Giuseppe - Disperso dal 21 maggio 1916;
  9. Viti Angelo Paolo.

La medaglia di gratitudine nazionale

Un numero esiguo di mamme hanno ricevuto la Medaglia di Gratitudine Nazionale (istituita con regio decreto 24 maggio 1919). Non si è conoscenza del motivo per il quale ha solo poche mamme sia stata conferita questa medaglia, si possono fare solo delle supposizioni; si doveva forse inoltrare la domanda Sono forse andate ad abitare in altri paesi? Sono forse anche loro decedute? Ci si potrebbe pure altri interrogativi, ma quale sarà quello più plausibile, visto che i documenti non ce ne sono? Di sicuri certo c'è, che tutte quelle mamme viventi a quell'epoca, aveva visto partire da casa il figlio " sano" e poi dopo poco tempo, vedersi recapitare una lettera d'eccesso addirittura la bara contenente le spoglie dell'amato figlio, in quel medesimo momento anche loro sono "morte". Lacrime di dolore immenso su quelle lettere quelle bare, lacrime che si andavano unire al sangue versato dal figlio, quel figlio che si è trovato in guerra senza una ragione, a soffrire, vedere la morte, diventandone poi parte.

Fu chiamata la "grande guerra", perché per la prima volta ne fu coinvolto buona parte del mondo, ma c'è di più, fu vero massacro di esseri umani, i figli di queste mamme di tutte le altre mamme, furono mandati al macello per l'avidità dei potenti.

La guerra, bestie né ricucire i figli, ma che uccide anche le mamme, sia di monito perché non si ripeta.

I decorati con la Medaglia furono:

  • Soldato Arcati Alfredo;
  • Soldato Arcari Natale;
  • Soldato Azzali Giuseppe;
  • Soldato Corbani Pietro;
  • Soldato Frittoli Alberto;
  • Soldato Frittoli Giovanni;
  • Caporal Maggiore Milanesi Giuseppe;
  • Soldato Mondini Andrea;
  • Soldato Pennacchio Rizieri;
  • Sergente Roverselli Camillo;
  • Soldato Samarani Delsino;
  • Solsato Zacchetti Carlo.
 Ultimo aggiornamento: 25/02/2019
Il VIale delle Rimembranze
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