Chiesa arcipretale di sant'Andrea apostolo
Descrizione
La chiesa, priva di un sagrato propriamente detto, si affaccia direttamente sulla via principale dell'abitato, sul limitare del confine del terrazzo morfologico del fiume Oglio.
Nel 1853 la facciata fu rivestita di travertino, senza alterare tuttavia lo schema neoclassico di semplificata ispirazione vogheriana, come desunto dalle visite pastorali Novasconi di quell'anno.
L'attribuzione a Luigi Voghera del disegno del fronte principale, comunque realizzata postuma in virtù della morte del famoso architetto avvenuta nel cantiere di Cicognolo nel 1840, è in parte suffragata da un confronto con la parrocchiale di Grontardo, vista la stretta affinità di molti dettagli, pure non particolarmente originali, come il trattamento delle pareti laterali, l'adagiarsi della fronte sullo sporto delle navate laterali, qui più minuto, la presenza di un piccolo stilobate a sorreggere la croce al culmine del timpano. Lo schema di Grontardo è qui semplificato con un ordine gigante a colonne ioniche, mentre si complica nel raccordo con i decori della navata centrale, nella continuità formale del portale principale con l'arco che si delinea nel timpano maggiore, a sua volta interrotto nel punto di tangenza con l'architrave delle navate minori ed avendo il suo vertice ideale sotto il fregio.
Molto più essenziali le linee della torre campanaria dalla caratteristica copertura a cupola ogivale in cotto, per altro molto diffusa nel territorio cremonese. Il campanile dallo sviluppo tripartito, è leggermente rastremato salendo verso la sommità, l'ultimo di questi volumi ospita i quadranti dell'orologio per poi raccordarsi con un piccolo "tamburo" alla cupola, slanciandola ulteriormente.
Vista l'assenza della torre civica e data la modestia del piccolo campanile della chiesetta dei SS. Quirico e Giuditta, il campanile risulta ben visibile da tutta la campagna circostante.
Notizie storiche e cenni artistici
Appartenente alla Diocesi di Cremona, la Parrocchiale di Sant'Andrea è citata nel 1385 nel Liber Synodalium (Foglia, Cerati 1995).
In seguito viene elencata negli atti della visita pastorale compiuta tra gli anni 1519-1522 dal vescovo Gerolamo Trevisano e successivamente nel 1601 durante la visita pastorale del vescovo Cesare Speciano, quando risultava inserita nel vicariato foraneo di Soresina.
All'interno della parrocchiale si trova una tela attribuita a Giacomo Trecourt (1812-1882), una Deposizione di Cristo di Giuseppe Rillosi (1811-1880), 13 quadretti superstiti dei Misteri del Rosario, pregevole opera datata 1610 del pittore cremonese Andrea Mainardi, detto il Chiaveghino (1550-1613).
L'organo, posto sopra l'ingresso principale in controfacciata, fu costruito dalla famiglia Lingiardi nel 1856.
Sulla facciata fu collocato nel 1954 un pregevole bassorilievo opera dello scultore Leone Lodi, raffigurante sant'Andrea apostolo che con il corpo segue il movimento dell'omonima croce e, ai lati, un angelo con il Vangelo e san Pietro che regge la palma del martirio.
Bibliografia
- Francesco Regli, Il Pirata, giornale di letteratura, belle arti e teatri, martedì 4 luglio 1843.
- Fotonotizia nel quotidiano La Provincia di giovedì 20 maggio 1954.
- Senza firma, Un quarto di secolo ad Azzanello, in La Provincia, sabato 29 aprile 1972.
- AA.VV., I pittori bergamaschi, dal XII al XIX secolo: l'Ottocento, parte 1-4, Poligrafiche Bolis, 1992.
- Cristian Prati, Chiesa parrocchiale di S. Andrea Apostolo - complesso, in Lombardia Beni Culturali, 2006.
Ultimo aggiornamento:
24/09/2019